CIVILE, Secondo Movimento di Yesenia Trobbiani
CIVILE è una persona – Yesenia – unità, da sola e non sola, che si accorge di essere cellula ed ecosistema allo stesso tempo e mai in modo uguale. Un Corpo politico e autobiografico attraversato da racconti, rituali, memoria, oggetti, gesti dei luoghi da cui ha preso o a cui ha lasciato un’eredità. Indaga i rituali personali da cui si creano quelli collettivi e le conseguenti contraddizioni sociali.
19->22/01/2015: La Residenza
Casa come “Huaca” [termine quechua con cui gli inca definivano luoghi, oggetti o esseri animati ritenuti sacri]. Studio di 4spazi di Maison Ventidue: Cucina, Bagno, Camera da letto, Salotto -spazio comune.
Camera #1 – Fenomeno della pendenza
Camera #2 – Personale scansione temporale
Camera #3 – Rifugio con finestra
Camera #4 – impronte
24/01/2015: La Performance – Una Casa che si attraversa
Mappare per trovare la dinamicità nella “posizione del dormire”.
La Casa, attraverso la residenza, si apre, analizzando i rituali personali e le necessità di ogni microcosmo. Il quotidiano come purificazione, per ritrovare un pezzo di sé nella “perdita”, per far parte di una “Comunità”. Per articolare una performance dove il corpo è un confine politico tra il suolo e il cielo, tra il suo spazio interno ed esterno.
#artcitywhitenight2015
25->31/01/2015: L’Istallazione – Tracce di CIVILE
Interpretazione fotografica di Grazia Perilli, Futura Tittaferrante e Marco Mastroianni.
Consulenza drammaturgica : Antonio Rinaldi
Consulenza artistica e documentazione ufficiale : Stefano Teodori (video), Alice Rasetti (foto)
In collaborazione con Enrico Pitozzi
Traduzioni a cura di Alessandra Tesei.